Salpiamo all’alba (6:20) e, dopo un’oretta, poco fuori dalla Giraglia, il vento compare e piano piano rinforza fino a spingere con una certa decisione: 10-12 nodi di reale da ESE. Ci guardiamo in faccia, ammainiamo il genoa ed issiamo il gennaker… e si parte! Inizialmente si viaggia sugli 8-9 nodi, poi aumenta ancora un poco (14-15) e la velocità si stabilizza sui 10-11 con punte sopra i 12 nodi quando rinforza a 17-18 nodi: uno spettacolo finché dura… ma dura e noi continuiamo a veleggiare in pieno relax. … lascare una spanna di mura, cazziamo un mezzo metro di scotta,… andava meglio prima, ricazziamola! Piazziamo il timone in modalità vento, risposta lenta, basso smorzamento e …c’è parte dell’equipaggio che si addormenta! Le lenze sono filate, ma probabilmente è chiedere troppo!! Nel primo pomeriggio inizia a calare il vento ed a ruotare in senso antiorario: orziamo un po’, ma noi siamo già a 30 miglia dalla meta e continuiamo a filare. Dopo un altro paio d’ore ci ritroviamo con 7-8 nodi al traverso: il gennaker è al limite e noi stiamo puggiando di qualche grado di troppo… ormai in vista della costa decidiamo di ammainare il gennaker ed issare il genoa, nella speranza di orzare un po’ e di farci almeno un po’ di apparente. Appena a segno il genoa il vento ruota in senso orario e cala… il genoa si gonfia appena e la velocità cade a 4 nodi, ma pian piano arriviamo. Ammainiamo tutto ed entriamo in porto alle 16:50, dopo 10,5 ore: per noi un record inimmaginabile, anche considerato il relax della prestazione! Abbiamo tutto il tempo di ripulire la barca, farci una bella doccia ed invitare a cena Alberto e Stefania di Mawun2, amici e compagni di lunghe peregrinazioni tra Corsica e Sardegna e che, come l’anno scorso, ci hanno seguito in questo viaggio e facendo il tifo! … una bella porzione di aguglia se la sono meritata!