19 agosto 2020 Santa Manza Macinaggio 96mn

Sveglia all’alba: è previsto poco o niente vento da S e la tappa di trasferimento verso Capo Corso è lunga. L’alba è limpida per via del Maestrale dei giorni scorsi e le nuvole disegnano il cielo: illuminate dal sole che sorge è uno spettacolo grandioso. Passate le Cerbicali e il golfo di Portovecchio, mettiamo le canne in acqua e, poco per volta anche il vento ci inizia ad aiutare, anche se in modo discontinuo: è tutto un issare ed ammainare! La temperatura è un poco calata rispetto alla settimana scorsa e la giornata trascorre senza scosse.. fino all’altezza della foce del Giavattone (poco a S della boa della Lucciana), quando finalmente parte la cicalina del mulinello! … ma dura poco… poi, dopo un paio di minuti, riparte con ancora più determinazione. Ammainiamo il genoa, controlliamo le navi sull’AIS (in questa zona c’è un sito di pompaggio di idrocarburi) e intanto sono andati 300 metri di lenza. Lorenzo recupera con difficoltà, ma piano piano il filo inizia ad entrare nel mulinello ed arriva il terminale e, con il terminale, una bella aguglia imperiale da un metro e mezzo!! … ci mancava proprio un po’ di pesce!

L’entrata in porto a Macinaggio è un po’ meno piacevole, complice la mancata risposta alle interpellanze radio e l’atteggiamento scostante dell’ormeggiatrice che annusava la fine del turno di lavoro. Se non avessimo voluto, fermamente voluto l’hamburger e le patatine di Vinci’s annaffiati da una fredda Colomba (la birra bianca corsa) ci saremmo fermati in rada.